Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

lunedì 31 gennaio 2011

Piccola città bastardo posto

Piazza Grande (nevicata gennaio 2010)
Così Guccini definisce Modena in una delle sue più belle canzoni. Modena è anche la mia città, quella dove sono nata e tuttora vivo. E oggi è il giorno del patrono, San Geminiano, uffici chiusi, un salto alla fiera.
Tema da terza elementare: descrivi la tua città.
Modena ha circa 200 mila abitanti, fa parte della decantata Padania anche se non ne ha la vocazione; è una città "rossa". Non è dotta come Bologna, anche se è pure lei sede universitaria; ma sicuramente è altrettanto grassa. Di Modena conoscerete certamente lo zampone (parentesi anti-campanilista: io cordialmente lo detesto) e i tortellini. E conoscerete due suoi celebri figli: Enzo Ferrari e Luciano Pavarotti.
Campanilismo dunque, eh sì, perchè anche Modena ha un campanile: la Ghirlandeina. Da almeno tre anni è insalamata in un telo che è costato parecchi soldi e parecchie polemiche, progettato da Mimmo Paladino. Assolutamente perdibile, secondo me. Il telo nasconde i lavori di restauro ancora in corso. Il cuore del centro storico è la Piazza Grande, col suo bellissimo Duomo romanico. In piazza incontrereste altri due simboli meno noti fuori da Modena: la preda ringadora e la bunessma. La preda è un grosso parallelepipedo di calcare rosso che veniva usata ai vecchi tempi per arringhe, da cui il nome, bandi, comizi, e, particolare che mi è rimasto sempre impresso da quando la mia mamma me lo raccontò da bambina, per esporvi i truffatori e qualche volta farceli secchi. La bunessma è una statuetta di nessun pregio artistico che rappresenta una donna, a quanto si racconta una ricca dama benefattrice.
La Ghirlandina impacchettata da Paladino
Modena è stata capitale del ducato degli Estensi, e infatti in città abbiamo un Palazzo Ducale e un Museo Estense. Emblema dell'esterofilia malata di tanti italiani: sono stata al British Museum, alla National Gallery, al museo di Van Gogh e quello di Picasso, al museo d'Orsay, e al Pergamon, ma non ho mai messo piede al Museo Estense. Rimedierò. Il Palazzo Ducale è attualmente sede dell'accademia militare e nasconde almeno due interessanti segreti. Una è la Torre dell'Osservatorio Astronomico: ricca di storia, e di amore per la scienza, e di eroismo, e da lassù si gode uno dei più bei panorami della città! Ho avuto il privilegio di salirci e prossimamente intendo raccontare la storia di quei locali (insieme al secondo segreto del Palazzo Ducale...).
Modena non è certo la città più bella dell'Emilia Romagna; anzi, so che chi non ci è nato spesso la snobba...tutto qui? Naturalmente io l'adoro e come tutte le mamme posso parlarne male, perchè di magagne ce ne sono, ma nessuno può parlare male di lei in mia presenza.

Tra Emilia e Romagna, come tra Modena e Bologna, e tra Reggio Emilia e Modena, dicono non corra buon sangue. Queste inimicizie personalmente non mi coinvolgono, e pertanto concludo il post con un omaggio alla Romagna: la piadina romagnola infatti si è sposata senza inimicizie con la porchetta che ho comprato alla fiera!
Ecco come autoprodurvi una piadina in pochi minuti:
La piadina dentro deve essere "sfogliata": spiate dal buco!
500 g di farina 00
50 g di burro fuso intiepidito
mezzo cucchiaino di sale
1 tazza di acqua tiepida
1 cucchiaino di lievito in polvere

Premessa: la piadina si dovrebbe fare con lo strutto. Io però ho un brutto rapporto con esso, perciò lo sostituisco col burro e ci aggiungo il lievito (che non sarebbe previsto) per creare un impasto più leggero.
Mescolate tutti gli ingredienti in una terrina, prima con una forchetta e poi con le mani: dovrete ottenere un impasto liscio ed elastico. Fate scaldare una padella antiaderente. Intanto prendete una palla di pasta (considerate che con queste dosi vengono circa 5 piadine) e con il mattarello tiratela piuttosto sottile e ovviamente tondeggiante. Ponete la pasta tirata sulla padella ben calda, girate quando necessario: la piadina è pronta quando fa le bolle bruciacchiate. W l'Emilia, W la Romagna, W l'Italia.

2 commenti:

  1. Modna l'è bela seimper!
    http://sandrone.net/news/4/33-modna-le-bela-seimper-.html

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  2. slurp... piadina... =Q_________

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