Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

venerdì 5 luglio 2013

Di stelle, sassi e immortalità

E' morta Margherita Hack.
Sì, lo so, non è l'ultima news dell'ANSA; ma pur con qualche giorno di ritardo appunto sul blog la mia personale, timida, incursione nel mondo metafisico, che la sua morte mi ha ispirato. E la dedico a lei, vera anticonformista, molto devota ad astri e pianeti e ben poco a dio.
No, in quel dio lì, il padre buono che sa tutto lui, anche quando quaggiù succedono le più stronze cose, io non ci credo. Preferisco anche non crederci, perchè se davvero ai piani alti c'è qualcuno che amministra la vita sulla Terra e l'amministra così, forse sarebbe il caso di riformarlo questo consiglio d'amministrazione. E onestamente credo che se pure esistesse un essere perfetto, di solo spirito, non starebbe a curarsi dei nostri futili privati casi.
Credo invece nei sassi e nelle stelle e nella loro consolante immensa grandezza al nostro cospetto.
Forse è per questo che ho scelto di studiare geologia, che in fin dei conti è una sorta di teologia antimetafisica.
Qualsiasi stronza cosa ci capiti, piccola o grande che sia dal nostro punto di vista, il sasso è lì, ignaro, da migliaia, milioni di anni e chissà per quanto ancora ci resterà, fino a sgretolarsi e diventare un nuovo sasso, o sprofondare e diventare nuova lava. Si può dire che sia immortale o almeno, più immortale di noi. E cosa dire delle stelle! Le guardi oggi e quella luce lì si è sprigionata anni fa e loro, ignare, sono là, lontanissime da noi, da chissà quanto tempo; roba da rimanerci secchi.
Consolante, a mio modo di vedere. Aiuta a dare la giusta dimensione ai propri privati accidenti, senza scomodare i piani alti. Siamo niente, saremo niente, e al tempo stesso diventeremo qualcos'altro...un cane, un gatto, un sasso (come diceva Margherita Hack).
Una cosa sopravviverà a noi, e non smetterò mai di essere grata alla mia insegnante di italiano che con tanta passione ci ha letto I Sepolcri di Foscolo. Quella cosa è il ricordo di noi in quanti ci hanno apprezzati e amati in vita.
Celeste è questa
corrispondenza d'amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l'amico estinto
e l'estinto con noi.

Ciao Margherita, un abbraccio.

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