"Father and son". Mio padre aveva un disco in vinile di Cat Stevens ed è così che mi sono innamorata di questa canzone e di quella voce, così rasserenante. E poi quel tizio che cantava non si mangiava le parole e riuscivo a seguire il testo, e...beh...semplice: just relax, take it easy....if you want you can marry, look at me, I'm old but I'm happy. Semplice, solare.
Epperò mica si può sempre essere solari e semplici; a volte una punta di autocommiserazione può essere catartica. Ed è per questo che ho scelto "Siamo soli", in mezzo a tante stupende canzoni di Vasco, il quale ha la capacità di attingere ad un vocabolario universale di emozioni e parole. Vivere insieme a me, hai ragione hai ragione te, non è mica semplice, non lo è stato mai per me. Spatabang (macigno sul cuore).
Inutile spiegare il perchè e il per come, ma "Pensiero stupendo" è la canzone intrigante per eccellenza, sensuale e torbida, cantata da una donna veeeeramente attraente. Perchè i pensieri stupendi ci sono stati e ci sono, e perchè ci siano sempre in quanto rendono divertente stare al mondo.
Gli Oasis, per me gli Oasis sono gli anni del liceo. Ho deciso che mi dovessero piacere, e con loro i Blur, i Verve, i Suede, e gli U2, perchè il brit pop piaceva a colui che è stato forse la mia prima icona erotica (anche se allora potevo arrivare a comprendere il significato di "icona", ma latitavo molto su "erotica"). Orbene, me ne ero convinta così bene, che sono finiti per piacermi davvero un sacco, e "Don't look back in anger" è forse il loro brano simbolo, ed allora eccolo qui nella mia playlist.
"Poeta minore" non è forse il brano simbolo di Max Gazzè, autore che peraltro apprezzo molto. Ma è una canzone allegra e quasi futurista...e mentre canto la mia pelle sembra frigger come burro dentro suoni di padelle. Chi sia questo poeta minore non l'ho mai capito, ma concordo: la poesia non è solo nei grandi nomi e nei temi altisonanti.
Decisamente un po' di follia aiuta! |
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