In altre parole: eccovi la ricetta per un memorabile pollo alle mandorle. Quelli che, come me, amano la cucina orientale si leccheranno i baffi, quelli che non la amano probabilmente non l'hanno mai provata: iniziate cimentandovi con questa ricetta a casa vostra, scommetto che vi piacerà.
Ecco cosa vi occorre:
Una scena del film Pane e tulipani di Silvio Soldini |
1 cipolla/ porro/scalogno
2 albumi
maizena (amido di mais), ma se non l'avete vanno bene anche la fecola e al limite la farina
salsa di soia
olio di arachidi
zucchero di canna
1 po' di vino bianco
2 cucchiai di burro
1 tazza di brodo
1/2 tazza di mandorle
Mettete a bollire una pentola piena d'acqua con un po' di salsa di soia. Postilla: quella più buona per noi occidentali resta secondo me quella che si trova ormai in tutti i supermercati. Nei negozi orientali ne hanno di tanti altri tipi: ne ho provate un paio ma non erano di mio gusto.
Nel frattempo fate a tocchetti il petto di pollo (devono essere dadini molto piccoli) e a parte preparate una miscela con gli albumi e circa 4 cucchiai di maizena, in cui immergerete i dadini di pollo, mescolando per bene. Quando l'acqua bolle tuffateci i dadini di pollo passati nel composto di albumi e lasciateli lessare. Basteranno circa 10 minuti. Una volta pronti scolateli e immergeteli velocemente in una ciotola colma di acqua fredda e scolateli nuovamente.
Fate un giro di olio nel wok. Il wok è una speciale padella generalmente in ghisa usata nella cucina cinese. E' molto pesante e distribuisce il calore in modo uniforme, trattenendolo a lungo. Se vi piace questo tipo di cucina non potete proprio fare a meno di averne una. Affettate sottilmente la cipolla e fatela soffriggere. Aggiungete poi il pollo e rosolatelo pochi minuti. Preparate una miscela con vino bianco, salsa di soia, zucchero e maizena. La consistenza deve essere quella di una salsa liquida. Versate la miscela nel wok e amalgamatela. La cinesità del piatto dipende in gran parte dal non essere parchi di salsa di soia, quindi nel caso aggiungetene. Per fare questa quantità di pollo potrebbe servirvi quasi un'intera bottiglietta di salsa di soia.
In una padellina a parte realizzate una sorta di "besciamella" in cui il brodo e la salsa di soia interpreteranno la parte del latte. Ovvero, sciogliete un tocco di burro (circa 2 cucchiai). Aggiungete poca maizena, mescolando, fino ad ottenere una specie di cremina. A poco a poco diluite con il brodo caldo (vegetale o di carne è uguale) e un po' di salsa di soia. Continuate a mescolare come si fa per la besciamella, in modo che non si formino grumi. Quando avrete ottenuto una crema vellutata e densa spegnete il fuoco. Praticamente avete creato un puccino da addizionare al pollo in modo che esso risulti bello immerso nel suo condimento. Non vi resta dunque che versare il puccino nel wok, dare una mescolata finale e portare in tavola.
Ah, dimenticavo: le mandorle. Curioso ma nel pollo alle mandorle le mandorle sono la parte meno importante, nel senso che la ricetta ha corpo e anima anche senza di loro. Comunque, le mandorle (spellate) vanno aggiunte nel wok insieme al pollo e amalgamate al condimento.
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