Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

mercoledì 26 gennaio 2011

Il Giornale andrà in onda in forma ridotta

...per venire incontro alle vostre capacità mentali. Così si potrebbe chiosare, parafrasando una gag di qualche anno fa del comunistaccio Daniele Luttazzi.

Poche righe di articolo, un messaggio così lineare che anche una rezdora dall'Emilia con furore come me lo potrebbe capire. Peccato che l'autore abbia avuto la modestia di celarsi dietro un'impersonale "Redazione".

Il messaggio dell'articolo spiegato ai miei gatti.
Punto 1. Nichi Vendola si scaglia contro "la palude di ridi­colo dal sapore grottesco" rappresentata dal teatrino delle feste nella residenza privata di Berlusconi (su questo passaggio....miaoooo.....ho messo non a caso una sottolineatura).
Punto 2. Nichi Vendola è un frocio: del resto guardatelo lì, al gay pride, che si fa slinguazzare l'orecchio da un fan festoso.
Punto 3. Nichi Vendola pertanto non ha titolo, dal basso del suo essere frocio, peraltro allo scoperto e non nel chiuso della sua tavernetta, per indignarsi rispetto alle modalità che ha Berlusconi di trascorrere il tempo libero a casa sua.

Aggiungo, amici gatti, che questa dotta tesi l'ho sentita riproposta in varie salse, fra cui vi ricordo la maionese impazzita di qualche sera fa rappresentata dall'intervento di Castelli a 8 e mezzo contro Marino, reo di essersi turbato di fronte alla comunione che aveva recentemente visto concedere al pluridivorziato plurindagato plurifestante Berlusconi: proprio voi del sesso libero, dell'aborto libero, voi che avete portato in parlamento Luxuria.

I miei gatti purtroppo qui si fermano e oltre non possono andare, in quanto intrinsecamente limitati nell'elaborazione del proprio pensiero. Eppure a noi umani, cara amica "Redazione", un passettino in più sarà pure concesso, no?
Punto 1 (riservato ai lettori umani). Il presidente del consiglio tiene per mano me, i miei concittadini, il mio paese, e pertanto ci guida e ci rappresenta. Io vorrei poter essere guidata e rappresentata da una persona che reputo anche moralmente migliore di me, una persona di cui potrei dire ai miei figli "ispiratevi a lui". Un signore anziano che trascorre il tempo libero, nella migliore delle ipotesi, circondandosi di culi giovani, che si autocelebra elargendo donazioni a fanciulle in difficoltà o facendo alle questure telefonate di carità, che racconta barzellette, fa le corna e le battute a sproposito, irrompe nelle trasmissioni televisive non gradite con i suoi panegirici e che per il resto del tempo si nasconde rispetto a qualsiasi confronto, insulta le istituzioni che invece dovrebbe difendere, pretende di farci credere che una giovane donna piacente di madre lingua inglese laureata con 110 e lode abbia in questo già tutto quello che basta per assurgere agli alti ranghi della politica e debba peraltro essere per questi stessi motivi esentata da qualsiasi indagine, beh, questo signore qui moralmente non mi piace e non mi rappresenta, e, sì, mi indigno all'idea che stia dove sta. E il cittadino Nichi Vendola ha pure lui il diritto di indignarsi.
E quanto alla residenza privata, le dirò, amica "Redazione", se il mio presidente del consiglio vi si dedicasse a tornei di Risiko con i nipoti non avrei nulla da ridire, ma l'idea che casa sua sia aperta a tutti, che ci potesse entrare chiunque, che il presidente sia generoso con tutti, come va ripetendo anche la sua stessa claque, non mi rassicura per niente.
Punto 2 (riservato ai lettori umani). Essere di bassa statura non è moralmente più riprovevole di essere alti; è uguale. Al massimo è più difficoltoso, se si vive in un paese creato su misura per le persone alte. Oltre a questo, essere bassi sicuramente non è reato, e nemmeno manifestare per i diritti delle persone basse lo è. Pertanto, va da sè, punto 3) alti e bassi hanno lo stesso diritto all'indignazione.

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