Piazza Grande (nevicata gennaio 2010) |
Tema da terza elementare: descrivi la tua città.
Modena ha circa 200 mila abitanti, fa parte della decantata Padania anche se non ne ha la vocazione; è una città "rossa". Non è dotta come Bologna, anche se è pure lei sede universitaria; ma sicuramente è altrettanto grassa. Di Modena conoscerete certamente lo zampone (parentesi anti-campanilista: io cordialmente lo detesto) e i tortellini. E conoscerete due suoi celebri figli: Enzo Ferrari e Luciano Pavarotti.
Campanilismo dunque, eh sì, perchè anche Modena ha un campanile: la Ghirlandeina. Da almeno tre anni è insalamata in un telo che è costato parecchi soldi e parecchie polemiche, progettato da Mimmo Paladino. Assolutamente perdibile, secondo me. Il telo nasconde i lavori di restauro ancora in corso. Il cuore del centro storico è la Piazza Grande, col suo bellissimo Duomo romanico. In piazza incontrereste altri due simboli meno noti fuori da Modena: la preda ringadora e la bunessma. La preda è un grosso parallelepipedo di calcare rosso che veniva usata ai vecchi tempi per arringhe, da cui il nome, bandi, comizi, e, particolare che mi è rimasto sempre impresso da quando la mia mamma me lo raccontò da bambina, per esporvi i truffatori e qualche volta farceli secchi. La bunessma è una statuetta di nessun pregio artistico che rappresenta una donna, a quanto si racconta una ricca dama benefattrice.
La Ghirlandina impacchettata da Paladino |
Modena non è certo la città più bella dell'Emilia Romagna; anzi, so che chi non ci è nato spesso la snobba...tutto qui? Naturalmente io l'adoro e come tutte le mamme posso parlarne male, perchè di magagne ce ne sono, ma nessuno può parlare male di lei in mia presenza.
Tra Emilia e Romagna, come tra Modena e Bologna, e tra Reggio Emilia e Modena, dicono non corra buon sangue. Queste inimicizie personalmente non mi coinvolgono, e pertanto concludo il post con un omaggio alla Romagna: la piadina romagnola infatti si è sposata senza inimicizie con la porchetta che ho comprato alla fiera!
Ecco come autoprodurvi una piadina in pochi minuti:
La piadina dentro deve essere "sfogliata": spiate dal buco! |
50 g di burro fuso intiepidito
mezzo cucchiaino di sale
1 tazza di acqua tiepida
1 cucchiaino di lievito in polvere
Premessa: la piadina si dovrebbe fare con lo strutto. Io però ho un brutto rapporto con esso, perciò lo sostituisco col burro e ci aggiungo il lievito (che non sarebbe previsto) per creare un impasto più leggero.
Mescolate tutti gli ingredienti in una terrina, prima con una forchetta e poi con le mani: dovrete ottenere un impasto liscio ed elastico. Fate scaldare una padella antiaderente. Intanto prendete una palla di pasta (considerate che con queste dosi vengono circa 5 piadine) e con il mattarello tiratela piuttosto sottile e ovviamente tondeggiante. Ponete la pasta tirata sulla padella ben calda, girate quando necessario: la piadina è pronta quando fa le bolle bruciacchiate. W l'Emilia, W la Romagna, W l'Italia.