Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

martedì 30 novembre 2010

Macchina del pane...sì, no, forse

Macchina del pane Severin 3983
Ebbene sì, possiedo una macchina del pane. Esattamente quella nell'immagine. E' uno dei modelli più economici, io l'ho pagata circa 50 euro. Ne esistono alcune molto più costose, che probabilmente -ma non è detto- sono anche più efficienti. Con questa macchina potete ottenere pani a bauletto da 500g, 750 g e 1 kg. Ha una sola lama impastatrice (le migliori ne hanno due), è programmabile, prevede il programma di solo impasto e può essere usata anche per produrre le marmellate.

Ultimamente delle macchine del pane si sente parlare abbastanza spesso, complici forse l’aumento dei prezzi e l’onnipresente spettro della “crisi” (votata come parola del 2009). Vi sarete forse chiesti se valga la pena acquistarla. 
Per quanto riguarda le macchine del pane di standard medio, come la mia, ecco la mia opinione. 
Una premessa generale. La macchina del pane è un elettrodomestico e come tale comporta costi (ambientali ed energetici) insiti nella produzione e nello smaltimento. Acquistatela quindi soltanto se intendete realmente utilizzarla e pensate che, in base alle vostre esigenze, abitudini e tempo, possano sussistere dei vantaggi, anche in termini di buone pratiche ambientali. Se ad esempio pensate che con la macchina del pane riuscirete a ridurre il ricorso a crackers, pan carrè, fette biscottate e altri pani "artificiali" (e relativi imballaggi, costi di trasporto, etc), allora vale la pena acquistarla. Ovviamente ogni macchina del pane ha un consumo elettrico, ma molto contenuto. Io non sono brava con le conversioni e i calcoli, pertanto vi rimando volentieri all'esperimento di un mio collega blogger, molto più zelante di me. Allo stesso link trovate anche un calcolo dei costi totali del pane autoprodotto con la macchina del pane: 0,80 euro/kg. Considerando i prezzi all'acquisto del pane, che corrispondono almeno al doppio di questo prezzo se non molto di più (per non parlare delle panosità confezionate!), sicuramente il risparmio c'è.
Veniamo ora alle prestazioni di una media macchina del pane: cerchiamo di dipanare dubbi, disilludere aspettative e tracciare un quadro realistico.
Se mangiate il pane tutti i giorni, vi siete abituati a quello leggero e croccante del fornaio, non avete voglia/tempo di sperimentare alla ricerca della vostra ricetta ideale, oppure il pane fatto in casa già lo realizzate e amate l’atto stesso dell’impastare e non ci rinuncereste mai, allora evitate l’acquisto. Con la macchina del pane si possono ottenere odorosi morbidi pani, con le loro brave bolle d’aria, ma probabilmente, anche con la migliore delle ricette, non “leggeri” come quelli del fornaio, ma può capitare che escano anche pesantissimi nuclei di materia simili a piombo fuso, assolutamente immangiabili. Molto dipende dalla ricetta, e dalla voglia di provare e riprovare. Un aspetto molto importante è la scrupolosa successione degli ingredienti che la ricetta indica; in genere, liquidi, farina, sale, zucchero e da ultimo il lievito. Un vantaggio del pane fatto in casa rispetto a quello del fornaio è che quest'ultimo è sì in genere più leggero e friabile, ma spesso il giorno dopo, per non dire giorni dopo, diventa quasi immangiabile (duro, secco, gommoso, etc), mentre il pane autoprodotto con la macchina, se conservato avvolto in un panno, magari in frigorifero, dura dignitosamente alcuni giorni. 
Il bello della macchina del pane è che basta pesare gli ingredienti appoggiando direttamente sulla bilancia la ciotola incorporata, programmare e lasciare che sia “lei” a fare tutto, senza sporcare taglieri, ciotole, stoviglie.  Questo aspetto è molto comodo anche per il programma "solo impasto", che vi consente ad esempio di ritrovarvi una pasta per la pizza perfetta al ritorno dal lavoro, solo da stendere e infornare! Sì, perchè la macchina del pane è programmabile, in genere fino a 12 ore in anticipo. Potete quindi permettervi di coltivare voluttuosi pensieri su colazioni a base di pane appena sfornato...
Un'ultima cosa: lasciate perdere gli impasti dolci (almeno quelli che necessitano di essere frollosi), quelli è meglio farli a mano!

2 commenti:

  1. Lo so . . . ne ho presa una proprio per comodità!

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  2. Già...molto comoda, e pericolosa! Bisogna darsi una regola altrimenti non si finisce più di sfornare!

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