Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

martedì 16 novembre 2010

Differenzio ergo sum

Produrre materiali ex novo comporta un dispendio enorme di energia, acqua, materie prime, in un pianeta in cui tutte queste risorse sono limitate e preziose. In natura il concetto di “rifiuto” non esiste: tutto passa ad altro, serve a qualcos’altro. I rifiuti li ha inventati l’uomo.
In attesa che ogni prodotto venga pensato affinché ogni sua parte si possa riutilizzare dopo l’uso, scegliamo prodotti che limitino lo spreco di imballaggi, riutilizziamo il più possibile, e FACCIAMO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA! 

Fare la raccolta differenziata è un obbligo morale, non ci sono scuse.

Non ho tempo. Troviamo il tempo per fare un sacco di cose di dubbie utilità, come guardare certa televisione (io per prima!), incolonnarci nei grandi esodi estivi, accorrere verso gli ipermercati per approfittare delle presunte offerte speciali. Come per tutte le cose, basta prenderci l’abitudine.

Non ho spazio. I prodotti prima del loro utilizzo dovevano pur stare da qualche parte in casa nostra! E com’è che una volta utilizzati non abbiamo più spazio per ospitarli? Facciamo spese più piccole e frequenti (il chè riduce il rischio di acquistare alimenti che poi finiscono per scadere nella nostra dispensa), andiamo più spesso a buttare la spazzatura e/o individuiamo sotto il lavello, in cucina, nello sgabuzzino, sul balcone, i bagno, in garage un punto di stoccaggio. Gli imballaggi non puzzano se vengono sciacquati ed occupano meno spazio se schiacciati.

Non serve a niente. Tanto buttano tutto insieme. Questo è l’alibi più “nobile” di chi semplicemente non vuole ammettere la sua pigrizia. Gestori e consorzi ricevono sovvenzioni statali per i rifiuti differenziati, perciò hanno  convenienza a tenerli separati dal resto. Certo, devono però essere ben differenziati, e questo dipende da noi. I rifiuti ben differenziati fanno invece risparmiare tantissimo, anche sulla bolletta (i costi variabili dipendono dalla percentuale di raccolta differenziata del comune).

Queste cose deve farle il comune, lo stato: io pago le tasse. Il comune, lo stato, siamo noi. Le tasse le paghiamo per ricevere servizi che servono a tutti. Conviene a tutti pagare di meno questi servizi. Il piccolo sforzo che comporta abituarsi alla raccolta differenziata viene ripagato da minori costi per lo smaltimento e la produzione di nuovi materiali; inoltre il pianeta e la nostra salute ringraziano.

Nessun commento:

Posta un commento