"La lattaia" (J. Vermeer) |
Il concetto di base di molte macchine del pane è rispettare l'ordine degli ingredienti, che solitamente è: i liquidi sotto, poi la farina a coprire, infine in angolini diversi il lievito, il sale, lo zucchero, il burro o olio (se previsto).
Pane bianco classico (x 1 kg)
350 cc di acqua tiepida
250 g farina di grano duro
250 g farina 0
85 g farina di manitoba
1 cucchiaio di olio, 1 di sale, 1 di zucchero, 1 di lievito di birra secco (ovvero circa 20 g di quello fresco)
Programma standard/base, opzione massima doratura della crosta.
Tutto qui?! E allora provate anche questo:
Pane tipo a cassetta/da toast (ma ha una parentela molto lontana con quello che si acquista, perchè ovviamente questo è moooolto migliore) (x 1 kg)
125 cc di acqua tiepida + 150 cc di latte tiepido
500 g di farina 00
40 g di fecola
1 cucchiaio di sale, 1 di zucchero, 1 di lievito di birra secco
25 g di burro ammorbidito (anche fuso va bene, purchè intiepidito)
Stesso programma di prima, ma in questo caso per necessità l'ho provato anche con quello rapido ed il risultato è stato comunque onorevolissimo.
La mia pagnotta semidolce |
300 cc di latte tiepido
500 g di farina di manitoba
45 g di zucchero
50 g di burro ammorbidito
1 cucchiaio di lievito di birra secco
La mia macchina del pane prevede il programma per impasti dolci, che riduce i tempi di cottura poichè l'alto contenuto di zucchero tende a far scurire rapidamente il pane. Se lo avete, lo suggerisco.
N.d.A. Questo post rappresenta la mia personale vendetta contro un libro a cui non ho saputo resistere e da cui per il momento ho ricevuto solo delusioni: "Macchina del pane" di Jennie Shapter. Ancora non ho capito cosa ci sia di sbagliato nel mio rapporto con le ricette di questo libro. Ma del resto, la cuoca lenta e ottusa il forno (o il libro, in questo caso) sempre accusa.
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