Ho scelto un sapone di Marsiglia di marca nota, di quelli comunemente venduti per il bucato a mano. La prossima volta credo che farò di meglio e ne sceglierò uno biologico, magari da erboristeria, per la cosmesi, in modo da essere certa che il mio sapone di Marsiglia non contenga sostanze che sarebbe in ogni caso meglio evitare.
Spaghetti di sapone di Marsiglia |
- 1 panetto di sapone di Marsiglia (circa 250 g)
- 3 l di acqua
- 4 cucchiaini di bicarbonato
- 2 tappini di acqua di rose (tonico per il viso)
- 2 gocce di olio essenziale all'eucalipto
Riducete il sapone a scagliette utilizzando una comune grattugia per le carote; nel frattempo portate a bollore 3 litri di acqua, in cui scioglierete 4 cucchiaini di bicarbonato (non spaventatevi: quando introdurrete il bicarbonato si produrrà una certa effervescenza!). Quando l'acqua sarà ben calda, abbassate la fiamma e aggiungete le scaglie di sapone a poco a poco, sempre mescolando. Le scagliette dovranno sciogliersi completamente.
Tutta l'operazione richiede circa 20 minuti, più il tempo necessario al raffreddamento e quindi all'imbottigliamento.
Se inavvertitamente aveste messo poca acqua e, come è capitato a me, dopo il raffreddamento vi ritrovaste una massa non più liquida bensì gelatinosa e anzi tendente al solido, non perdetevi d'animo e aggiungete un po' d'acqua calda, eventualmente ponendo ancora sul fuoco. Una volta comunque messa la giusta quantità di acqua la massa rimane liquida e potrete quindi versarla come un normale detersivo.
Pubblico questo post dopo avere effettuato un lavaggio con questo detersivo, su bucato colorato a 60°. Ho messo la dose di detersivo autoprodotto equivalente a quella di un detersivo normale e ho aggiunto nel cestello un cucchiaio di bicarbonato al posto dell'ammorbidente.
Risultato: nessuno slimer di schiuma è stato eruttato dalla lavatrice, come aveva minacciosamente preventivato qualche malfido parente. Il bucato è pulito e molto morbido, nessun segno di sapone sui panni scuri. Unico "difetto", il profumo è molto vago; dimenticatevi insomma il noto "profumo di pulito" (artificialissimo) cui ci hanno abituato i detersivi tradizionali. Si potrebbe provare con qualche goccia in più di olio essenziale, magari scegliendone uno agli agrumi o alla lavanda. Proverò.
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