Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

mercoledì 29 dicembre 2010

Diavolerie moderne: il cuociriso

Il natale appena trascorso mi ha permesso di accogliere il 2011 alle porte con un nuovo marchingegno da cucina, gradito regalo da parte di mia cognata: il cuociriso (il mio è quello del link, marca Severin, come anche la mia macchina del pane). Ovviamente non ho atteso il 2011 alle porte per inaugurarlo, ed ecco cosa me ne pare.
FAN-TA-STI-CO!!!
Basta mettere nel magico pentolone il numero di "cups" desiderato (misurino all'interno) e la corrispondente misura di acqua, sale quanto basta, chiudere il coperchio e accendere la macchina, che ovviamente funziona a elettricità. Una sola "cup" corrisponde ad una dose bella abbondante per una persona. Con questo aggeggio quindi si può preparare riso per almeno 10-12 persone disinteressandosene completamente nel frattempo!
Per cuocere 3 dosi ci ho messo circa 20 minuti: il risultato è un bel riso cinesissimo, coi chicchi un po' ammassati tra loro, proprio alla orientale! Considerando che non avevo a disposizione il riso tipo Basmati, ma un tristissimo riso paraboiled da insalate in 5 minuti, direi un risultato assai incoraggiante!
L'onigiri, l'arancino giapponese
Io adoro questo tipo di riso e mi piace anche già così, in purezza. In alternativa lo potete cantonesizzare come ho fatto io ieri sera, facendolo saltellare allegramente nel wok (o, in mancanza, in una volgare padella;) con l'aggiunta di salsa di soia, un tocco di alcol tipo vino bianco, zucchero di canna, piselli e pancetta abbrustolita. Questa macchina è perfetta per preparare una bella quantità di riso e conservarla in frigorifero per successivi utilizzi, rivitalizzandolo appunto con una passata in padella. Se siete maniaci della cucina giapponese potreste prepararvi le polpettine di riso da mangiare in pausa pranzo, quelle che divorano nei cartoni animati giapponesi! O ancora, è il riso perfetto per il sushi! La foto che appiccico al post si riferisce al mio primo esperimento in tal senso, fatto però con riso più volte sciacquato e bollito in modo tradizionale. Il risultato è stato comunque positivo, ma con il cuociriso diventerà tutto indubbiamente più facile.

Già che ci sono, ecco cosa vi occorre per i rotolini qui a fianco (credo siano chiamati maki sushi):
riso bollito
alga nori (si trova nei supermercati più grandi e nei negozi specializzati)
aceto di mele
wasabi (la salsa verde piccante tipica giapponese, eventualmente va benissimo anche un po' di tabasco o anche niente, se non vi piace il piccante)
semi di sesamo (facoltativi)
Tutto quello che vi viene in mente per il ripieno: pesci affumicati, bastoncelli di granchio, filetti di tonno sott'olio, cetriolini, carote, avocado...
I puristi del sushi utilizzano l'apposita "stuoietta"; secondo me un foglio di alluminio va benissimo, anzi, è meglio, perchè vi permette di fasciare stretti i vostri rotolini, in attesa del taglio finale.
Stendete l'alga sul foglio di alluminio, modellateci sopra uno straterello di riso bollito (non più di mezzo centimetro) e, se vi piace, aggiungete una puntina di wasabi qua e là e i semi di sesamo. Una tazza di aceto di mele vi sarà utile per bagnarvi le dita in modo che non appiccichino. Adagiateci gli ingredienti che avete scelto come ripieno, tutto a listarelle, sistemati a circa 1/3 del rettangolo di riso, partendo dal lato lungo. Aiutandovi con l'alluminio "rollate" il vostro maki, stringendo più che potete. Con un coltello affilato tagliate il bego per ottenere i rotolini.

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