"La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri" |
Anni ed anni di agnosticismo mi hanno peraltro resa sempre più strenua nella difesa della coerenza dei cosiddetti valori cristiani. Esempio: "non osi separare l'uomo ciò che Dio unisce". Questo anatema che allegramente viene pronunciato durante i matrimoni cristiani e spesso allegramente disatteso, anche da tanti politicanti che poi si vendono come paladini della cristianità (e come tali, ORRORE, vengono votati!), mi atterrisce ogni volta che lo sento e mi fa pensare che se io credessi in quel dio lì prenderei la cosa terribilmente sul serio, e mi sposerei forse in sede di estrema unzione, tiè.
Non frequento le omelie dei preti da svariati natali, ma mi pare di capire dall'articolo di cui sopra che questi sciagurati preti siano per lo più coalizzati a difendere, di fronte agli affondi dell'orgia consumistica che intasa le nostre strade e fa girare qualcosa d'altro oltre all'economia, il valore di un natale frugale, non intaccato dalla corsa ai regali o dal last minute alle Maldive. Ebbene, amici preti, siete in errore! Ora vi spiego, chi ha creato le acque limpide e i fondali meravigliosi delle Maldive? Fuochino! E dunque, come potete pensare che il suddetto last minute entri in conflitto con lo spirito del bambinello che viene al mondo infreddolito in una mangiatoia? Ma no! Tutto regolare, Dio ha donato il suo unico figlio per noi, ha donato se stesso, e dunque il sillogismo è: anche noi siamo spinti naturalmente a donare in questo periodo di festa e se voi ci esortate a non farlo ci comunicate un messaggio acristiano. Donare se stessi, il proprio tempo, la propria amicizia, la propria attenzione? Mmm, beh, sì...ma tenete a mente che i "consumi natalizi" fanno per il PIL molto di più dell'amore e della dedizione, quindi puntate su quelli, già che ci siete. E se qualche fedele un po' ortodosso vi guardasse storto, ecco qua cosa gli direte: pensate ai Re Magi. Si fecero tanta di quella strada per portare al bambino infreddolito i loro ricchi doni: no no, mica era una metafora, ma cosa andate mai a pensare? Il messaggio era: sperperate, mettetevi in coda, per essere tra i fortunati ad accaparrarvi l'ultima confezione di mirra, di quella buona.
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