Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

domenica 27 marzo 2011

E come portati via si rimane

Contemplo l'illimitato silenzio di una ragazza tenue
Impara l'arte e fai la tua parte, si potrebbe dire. Non sono un animale da mostre e da teatri, non sono una che guai se mi perdo quel vernissage, sono una gran pigrona che per lo più preferisce casa propria e tutte le mirabolanti possibilità di svago che essa offre a costo zero e fatica sotto zero. Tuttavia accolgo volentieri le proposte che mi cadono dal cielo, da qualche amico culturalmente più zelante. E dunque oggi, domenica, ho puntato la sveglia alle 7.30 (perdendo pure un'ora di sonno causa cambio dell'ora) in nome di Giorgio De Chirico, in mostra a Reggio Emilia.
Suggerisco volentieri questa mostra, per lo meno a chi, come me, associava a questo pittore soltanto qualche vaga immagine di manichini. I manichini ci sono e finalmente ho capito perchè e cosa vorrebbero essere. Ci siamo pure concesse la visita guidata, non così rivelatrice in realtà, mentre molto lo sono stati i filmati proiettati, compresa l'intervista al "maestro".
Quadri che sono più un rebus intellettuale che un trionfo dell'arte che squote i sensi. C'è molto di assurdo in quei dipinti, che sono spesso anche assai inquietanti, come questo di cui posto l'immagine (che alla mostra purtroppo non c'è ma di cui si parla in uno dei suddetti filmati). Città alle due del pomeriggio ad agosto con le serrande abbassate e le finestre chiuse, e il sospetto che qualcosa di misterioso si nasconda da qualche parte. Fiato corto, disagio, vertigine....come portati via si rimane: questa frase, così come quella nella didascalia dell'immagine, è di una poesia di Ungaretti (Nostalgia) che credo descriva perfettamente quella sensazione. Questo è l'effetto che mi hanno fatto molti dei quadri esposti.
Dato che non ne capisco niente di tecniche e stili pittorici spesso mi affascinano i pittori "difficili", quelli che ti chiedi perchè mai abbiano accostato certi soggetti, perchè mai abbiano scelto certe innaturali prospettive, perchè mai dipingano in quel modo. Per questo forse ho benedetto la sveglia antelucana e non me la sono nemmeno presa con la multa che mi sono ritrovata al mio ritorno a Modena (divieto di sosta). Una bella mattinata stimolante. Ringrazio l'amica culturalmente più zelante che me l'ha proposta. Alla prossima proposta. 

2 commenti:

  1. Sai che mi hai dato un'idea notevole? Ho visto che dura un bel po' ancora, e uno di questi week end non sarebbe male visitare Reggio e "inculturarsi" un po' ;)

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  2. Bella mostra, ricca e variegata. Vai vai, poi mi dici.

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