Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

domenica 5 agosto 2012

Adoooro il pomodoro

Ed ecco finalmente il post sull'autoproduzione della conserva di pomodoro fatta in casa! Una tradizione contadina che mi riporta ai tempi in cui la mia nonna si dedicava anima e corpo a questo rito di mezza estate. Grazie alla complicità di mio "suocero" e della sua casa in campagna sono riuscita a riportare in vita questa tradizione, riveduta e corretta però in chiave moderna e senza fanatismi (tipo fare 4 quintali di pomodoro e alzarsi alle 5 del mattino). Il giorno del pomodoro è un bel momento di aggregazione, si passa qualche ora all'aperto e il risultato è un prodotto ottimo, controllato, che riduce la produzione di rifiuti, i viaggi dei camion che trasportano conserve fino ai supermercati, e dunque l'inquinamento, i gas serra e lo spreco energetico. Sa vot de piò?
Ognuno ha il suo procedimento, questo è il nostro.
Punto 1) I pomodori lavati e messi a bollire
1) Lavare più volte i pomodori (si comprano quelli da conserva, ovviamente presso qualche contadino di fiducia della zona). Basta l'acqua, solo per eliminare i residui di terra. Passarli quindi in un pentolone riempito per circa 1/4 del suo volume di acqua fredda.
Punto 2) Pomodori fatti asciugare al sole
2) Quando l'acqua è calda a sufficienza e la buccia dei pomodori inizia a rompersi, raccogliere i pomodori e distenderli con la polpa ben aperta al sole (che profumo!). All'inizio si lascia il fuoco acceso perchè solo pochi pomodori si rompono; quando tutti i pomodori sono rotti si spegne il fuoco e si trasferiscono tutti al sole. Noi usiamo un carretto su cui vengono messe delle cassette da frutta ribaltate ricoperte di tovaglie pulite. Lasciare i pomodori al sole per circa 3 ore: la polpa si deve seccare ben bene.
3) Passare i pomodori nell'apposito strumento che spreme la polpa e toglie la buccia e raccogliere il prezioso liquido in un pentolone. Noi aggiungiamo il basilico e basta (niente carote, cipolle, sale).
4) Imbarattolare, tappare bene e porre i barattoli nel pentolone con tanta acqua fredda in modo da superarne di una spanna l'altezza, far bollire e lasciare mezz'ora da quando l'acqua bolle. Passato questo tempo spegnere il fuoco e lasciare raffreddare il tutto (ci vorranno uno o due giorni). Questo procedimento serve a creare il sottovuoto (ve ne accorgerete perchè il tappo è incurvato verso il basso e quando lo aprite fa click).
Punto 3) La macchina spremi-pomodoro
Dopo 4 anni di esperienza posso affermare che la resa del pomodoro è circa il 40%: cioè per 100 kg di pomodoro otterrete circa 40 kg di conserva. I barattoli secondo me più comodi da utilizzare sono quelli da 330 cc che si vedono nella doto: contengono circa 260 g di conserva: si consumano in fretta una volta aperti e la loro forma li rende più pratici perchè occupano meno spazio degli analoghi di forma bombata. Ovviamente i barattoli di vetro dell'anno prima, lavati, si riutilizzano, mentre i tappi si comprano sempre nuovi.
Con circa 50 kg di pomodoro si lavora in 3-4 persone 2-3 ore la mattina, durante pranzo e penichella i pomodori si seccano al sole, e circa 2-3 ore anche al pomeriggio. Niente di drammatico quindi.
Allora, buon pomodoro a tutti!

Punto 4) La sterilizzazione
Il risultato finale!


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3 commenti:

  1. per caso, cercando info sui sentieri di stromboli , sono arruvito al tuo blog: SEI BELLISSIMA (:


    fabrizio/pantelleria

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  2. ma i migliori in assoluto sono i pomodorini datterino,, sluuurrrrrrrrrppppppp!!!

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  3. Invidia profonda per qualcuno che vive a Pantelleria:((( Tenterò di superarla pensando ai pomodori datterino;)

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