Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

giovedì 9 agosto 2012

Schwarzer e i dopati a propria insaputa

Caro Alex, ammetto che la mia prima reazione alla notizia del tuo doping è stata che mi è venuto da sorridere pensando a te con tuo fratello, lassù fra i monti, le vacche e i kinder pinguì.
A seguire ho pensato: che stronzo. Ti piace vincere facile. Delusione.
Chi non lo ha pensato? Certo lo ha pensato chi ti conosce e ti vuol bene; ma anche chi non ti conosce, anzi qualcuno fra questi ultimi si è affrettato a chiamarti pure ladro e traditore.
Oggi che le tue lacrime alla conferenza stampa rimpallano su tv e internet, mi accorgo come la tua vicenda sia emblematica di una certa schizofrenia riguardo ad errori, leggerezze e reati dei personaggi pubblici.
Ladri e traditori ne siedono tanti in Parlamento. Anche nel mondo dello spettacolo e dello sport abbondano coloro che, pur guadagnando cifre indecorosamente elevate, vengono scoperti a frodare il fisco.
Non ricordo che qualcuno di loro abbia organizzato una conferenza stampa il giorno dopo essere stato colto con le mani nella marmellata, non ricordo lacrime, non ricordo ammissioni di responsabilità, di debolezza, non ricordo scuse. Non ricordo un "mi dispiace, ho sbagliato".
Adesso vogliamo la tua testa, vogliamo che tu di dimetta con ignominia dalla gloriosa arma dei carabinieri, vogliamo scoprire tutto di come sono andate veramente le cose: non puoi avere fatto tutto da solo, forse Carolina ti passava i siringoni di Epo malcelati dentro i kinder bueno (anzi no, quelli se li è mangiati tutti Andrew Howe), e poi adesso chi li sente i turchi, che li hai dipinti come i pusher d'Europa, etc etc.
E quelli in Parlamento, a cui regalano case vista Colosseo, quelli che si scapicollano per far uscire di galera una qualsiasi nipote di Mubarak, quelli che coi soldi degli elettori pagano la laurea a un figlio e la porsche all'altro, quelli che stanno tutta l'estate sullo yacht a Portocervo ma risultano nullatenenti e residenti alle Isole Cayman, quelli lì, che nemmeno si scusano e anzi negano l'innegabile dedicandosi con ottimi risultati -e senza bisogno di doping- allo sport nazionale di avere la faccia come il culo, rimangono dove sono o al massimo escono dalla porta di servizio e rientrano dalla finestra qualche mese dopo, senza che nessuno batta ciglio.
Beh, caro Alex, io ti voglio ringraziare. Grazie, perchè uno di quelli oggi, al tuo posto, se la sarebbe cavata con un sorrisetto strafottente e avrebbe detto di essere stato dopato a sua insaputa. 
Grazie perchè tu hai rinunciato a prenderci in giro. Hai tenuto gli occhi bassi, hai pianto, hai insegnato senza pudori ai tanti ladri e traditori di professione il difficile, trascurato, esercizio della vergogna.

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