Ed ecco finalmente il post sull'autoproduzione della conserva di pomodoro fatta in casa! Una tradizione contadina che mi riporta ai tempi in cui la mia nonna si dedicava anima e corpo a questo rito di mezza estate. Grazie alla complicità di mio "suocero" e della sua casa in campagna sono riuscita a riportare in vita questa tradizione, riveduta e corretta però in chiave moderna e senza fanatismi (tipo fare 4 quintali di pomodoro e alzarsi alle 5 del mattino). Il
giorno del pomodoro è un bel momento di aggregazione, si passa qualche ora all'aperto e il risultato è un
prodotto ottimo, controllato, che riduce la produzione di rifiuti, i viaggi dei camion che trasportano conserve fino ai supermercati, e dunque l'inquinamento, i gas serra e lo spreco energetico.
Sa vot de piò?
Ognuno ha il suo procedimento, questo è il nostro.
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Punto 1) I pomodori lavati e messi a bollire |
1) Lavare più volte i pomodori (si comprano quelli da conserva, ovviamente presso qualche contadino di fiducia della zona). Basta l'acqua, solo per eliminare i residui di terra. Passarli quindi in un pentolone riempito per circa 1/4 del suo volume di acqua fredda.
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Punto 2) Pomodori fatti asciugare al sole |
2) Quando l'acqua è calda a sufficienza e la buccia dei pomodori inizia a rompersi, raccogliere i pomodori e distenderli con la polpa ben aperta al sole (che profumo!). All'inizio si lascia il fuoco acceso perchè solo pochi pomodori si rompono; quando tutti i pomodori sono rotti si spegne il fuoco e si trasferiscono tutti al sole. Noi usiamo un carretto su cui vengono messe delle cassette da frutta ribaltate ricoperte di tovaglie pulite. Lasciare i pomodori al sole per circa 3 ore: la polpa si deve seccare ben bene.
3) Passare i pomodori nell'apposito strumento che spreme la polpa e toglie la buccia e raccogliere il prezioso liquido in un pentolone. Noi aggiungiamo il basilico e basta (niente carote, cipolle, sale).
4) Imbarattolare, tappare bene e porre i barattoli nel pentolone con tanta acqua fredda in modo da superarne di una spanna l'altezza, far bollire e lasciare mezz'ora da quando l'acqua bolle. Passato questo tempo spegnere il fuoco e lasciare raffreddare il tutto (ci vorranno uno o due giorni). Questo procedimento serve a creare il sottovuoto (ve ne accorgerete perchè il tappo è incurvato verso il basso e quando lo aprite fa
click).
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Punto 3) La macchina spremi-pomodoro |
Dopo 4 anni di esperienza posso affermare che la resa del pomodoro è circa il 40%: cioè per 100 kg di pomodoro otterrete circa 40 kg di conserva. I barattoli secondo me più comodi da utilizzare sono quelli da 330 cc che si vedono nella doto: contengono circa 260 g di conserva: si consumano in fretta una volta aperti e la loro forma li rende più pratici perchè occupano meno spazio degli analoghi di forma bombata. Ovviamente i barattoli di vetro dell'anno prima, lavati, si riutilizzano, mentre i tappi si comprano sempre nuovi.
Con circa 50 kg di pomodoro si lavora in 3-4 persone 2-3 ore la mattina, durante pranzo e penichella i pomodori si seccano al sole, e circa 2-3 ore anche al pomeriggio. Niente di drammatico quindi.
Allora, buon pomodoro a tutti!
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Punto 4) La sterilizzazione |
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Il risultato finale! |
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per caso, cercando info sui sentieri di stromboli , sono arruvito al tuo blog: SEI BELLISSIMA (:
RispondiEliminafabrizio/pantelleria
ma i migliori in assoluto sono i pomodorini datterino,, sluuurrrrrrrrrppppppp!!!
RispondiEliminaInvidia profonda per qualcuno che vive a Pantelleria:((( Tenterò di superarla pensando ai pomodori datterino;)
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