Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

domenica 5 giugno 2011

Il tempo delle ciliegie

Le ciliegie non hanno bisogno di pubblicità: piacciono a tutti, e com'è ben noto una tira l'altra. Qui in Emilia, ma non solo, sono celeberrime quelle di Vignola, che proprio in questo periodo troneggiano nei mercati e nei numerosi banchetti improvvisati. Goduriose, gustiamole nella loro stagione e non pieghiamoci a quelle importate da terre lontane quando da noi non è periodo.
Quando da noi non è periodo la sola alternativa ecologicamente ed eticamente (ma anche gustativamente) percorribile è quella di non comprarle...e magari di aprire uno dei barattoli che ci siamo amorevolmente preparati durante l'estate per poter gustare l'aroma delle ciliegie anche in inverno!
Esistono diversi modi di conservarle, tra cui ovviamente sciroppate, ma in questa versione politicamente corretta poichè priva di alcool io preferisco le "consaguinee" amarene, che maturano più avanti e di cui non mancherò di parlare. Un modo invece di conservare le ciliegie e di farne qualcosa di spettacolare è realizzare le ciliegie da cocktail: suberbe, appunto, nei cocktail o anche come accompagnamento ad un semplice aperitivo a base di bianco frizzante, sul gelato, con lo zabaione, da sole, male accompagnate, insomma...ottime sempre! Costituiscono tra l'altro un simpatico e sempre gradito pensiero da proporre ad esempio nel periodo natalizio al posto delle solite chincaglierie.
Procuratevi dunque delle belle, sane, sode ciliegie, mature al punto giusto, zucchero, alcool per liquori, qualche mandorla amara, chiodi di garofano. La quantità di zucchero è di circa 400 grammi ogni chilo di ciliegie. Potete eventualmente sostituire il puro alcool con la grappa o altro liquore che gradite.
Lavate le ciliegie e tagliatene il picciolo a circa mezzo centimetro dalla base. Lasciatele asciugare all'aria.
Nel frattempo preparate lo sciroppo: sciogliete lo zucchero in mezzo bicchiere di acqua (per 400 g di zucchero), ponetelo sul fuoco e fatelo bollire per circa 3 minuti. Fatelo raffreddare, eventualmente abbattendo la temperatura ponendo il pentolino su alcune "mattonelle di ghiaccio" (si chiamano così??).
Stipate le ciliegie nei barattoli (suggerisco quelli da 250 cc), perfettamente puliti e coi loro bravi tappi (mai riciclare i tappi, comprarli sempre nuovi!). Colate lo sciroppo nei barattoli e rabboccate con l'alcool fino a quando tutte le ciliegie saranno coperte: lasciate sempre circa un centimetro dall'orlo del barattolo.
C'è a questo punto chi aggiunge foglie di ciliegio o scorze di limone, io ho aggiunto una mandorla amara e due chiodi di garofano in ogni barattolo e trovo che facciano la loro (...) figura. Chiudere bene i barattoli. La sterilizzazione in questo caso non è necessaria grazie al ragguardevole tasso alcolico.
A questo punto attendete almeno tre mesi, lasciate che l'osmosi faccia il suo corso e lo sciroppo alcolico penetri nelle ciliegie: non saranno più le stesse, ma nelle cupe serate autunnali soppianteranno degnamente quelle che vi sarete gustati durante l'estate.

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