e se non sei Cesare fattene una ragione.
Da qualche tempo ho finito di leggere l'ultimo libro del maestrone Guccini (e Loriano Macchiavelli), Malastagione. Un giallo ambientato nell'Appennino da lui ben conosciuto e tanto amato; protagonista un giovane e appassionato forestale soprannominato Poiana. L'ho finito da qualche tempo ma esitavo con la recensione perchè io ho una grande passione per il Guccini cantautore, cantante, arringatore. Era il grande amore musicale di mio padre da ragazzo (e lo è anche ora) e tale è rimasto per me.
Come si sarà intuito lo stesso entusiasmo non mi ha suscitato Guccini scrittore di romanzi. Malastagione perchè una serie di episodi sinistri si succedono nel piccolo paese brulicante di autoctoni, alcuni piuttosto teneri, e qualche extracomunitario un po' troppo macchiettistico, e dove una insopportabile quanto fortunatamente assai poco credibile giovane universitaria contestatrice si trasferisce alla ricerca della vecchia casa del nonno e di se stessa. Viaggio quest'ultimo assai breve dato che la ragazza ha la profondità di una vasca da bagno. Francesco, no, le donne nei romanzi non le sai proprio raccontare. Nè lei nè le altre (poche) donne meritano la sufficienza. Trapela amore per quelle terre, questo sì. Ma il sentimento non basta a celare la goffaggine narrativa, fatta di immagini e modi che attingono a piene mani dal luogo comune e assai poco dalla freschezza e dall'inventiva.
Ricordo un bellissimo documentario-intervista su Guccini che vidi qualche anno fa in cui lui raccontava che la sua maestra delle elementari disse a suo padre, che le confessò il desiderio del piccolo Francesco di diventare scrittore, "Non credo che lo diventerà, suo figlio a scrivere è un cane"...
Scrivere canzoni evidentemente è tutta un'altra storia.
Voto a questo libro: 4. Sceglietevi qualche altra lettura sotto l'ombrellone.
Mi riappacifico col Maestrone postando la sua Avvelenata....voi critici voi personaggi austeri militanti severi, chiedo scusa a vossìa....chiedo scusa io se in questa recensione forse lo sono stata.
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