Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

lunedì 17 novembre 2014

Piccoli cannibali crescono

Come dire: Totò, Peppino e la malafemmena.
Lei, la malafemmena, è una casalinga di 37 anni, quattro figli, un marito molto religioso, una casa isolata nella nebbia delle campagne astigiane. Ah, è morta. Hanno trovato il corpo in un canale mesi dopo la sua scomparsa. Uccisa, probabilmente. Unico indagato è il marito, il padre dei suddetti quattro figli.
Dai lontani tempi di Telefono giallo, quando ero poco più che una bimbetta, sono un'appassionata spettatrice di programmi dedicati ai fatti di cronaca e di approfondimento giudiziario: nella prossima vita credo che mi arruolerò nei RIS. In attesa della reincarnazione, osservo.
E forse ci dovrebbe essere un limite. Indagini, certo; curiosità, normale; insistenza, va bene.
Ma fino a che punto e per dire cosa? Cosa possono apportare le pubbliche interviste di uomini che forse hanno chattato con la vittima, ex fidanzati delle medie, magari amanti, magari semplici complici di un quarto d'ora di evasione, tutti forniti di alibi e dunque non coinvolti nelle indagini?
Ditecelo: scardinare quel privato retrobottega vi serve a raggranellare qualche punto di share. Perchè una casalinga disperata che tra una messa e un bigodino si trasforma in una ninfomane è qualcosa di troppo ghiotto per lasciarselo sfuggire. Poco importa se probabilmente non è stato così, poco importa se non riguarda le indagini, poco importa se la malafemmena ha quattro figli, due genitori, forse anche un marito, che hanno il diritto di piangerla come si piangono i propri cari, tutti "buonanima" e "persone speciali".
Tanta indignazione hanno suscitato, giustamente, le immagini delle oche barbaramente spennate per farci un piumino griffato. E anche chi non vive nel mondo dei sogni e capisce la logica del profitto oggi dice che dovrebbe esserci una regolamentazione e che la suddetta griffe dovrebbe ridurre i margini di guadagno per assicurare un trattamento più dignitoso a quegli animali.
Ecco, appunto. 
 
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