Scavallato il primo giorno, eccovi il diario alimentare del secondo.
Mi rendo conto che le mie peripezie alimentari non rappresentino un argomento culturalmente dignitoso o comunque di un qualche interesse, ma fanno parte della terapia. Scripta manent, quasi un contratto con me stessa, mi serve per tentare di prendermi sul serio.
Colazione
1 bicchiere si acqua e succo di limone (aggiunta mia)
1 uovo sodo (spiaccicato e condito con sale e pepe non è così indigesto),1 fetta di pane tostato, mezza banana
caffè
Pranzo
250 g di formaggio in fiocchi (una confezione e mezza del classico Yocca)
5 creaker salati
Caffè a metà pomeriggio (aggiunta mia), ma oggi resistere fino alla cena è stato meno problematico.
Cena
2 wurstel (l'incauto dietologo non si è premurato di specificarne tipo e dimensioni, e dunque....wuberone di puro suino!)
250 g di cavolini di Bruxelles (mmm...li amavo: sì, ma con burro e parmigiano. Con limone e prezzemolo sono i parenti assai poveri di quelli che conoscevo io, e non finiscono più)
150 g di carote (quantità accettabile)
mezza banana e il solito gelato (vedi giorno I)
Parentesi sull'impatto ambientale di questa dieta. Elevato. Tante, troppe proteine animali, lo so. Ma pare sia il solo modo per riappropriarmi di una morfologia accettabile, con buona pace dei fanatici della dieta mediterranea. Mi cautelerò nei giorni successivi.
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