Quando il gatto manca, si sa, i topi ballano. E se il gatto è a Londra e il topo sa che ha quintali di panni da stirare, il topo decide di darsi una buona ragione per dedicarsi alle faccende domestiche: accenderà il computer (perchè la tv non ce l'ha) e in streaming guarderà Amici.
Il topo sono io e il gatto (l'amorevole amato coinquilino umano) mi ha convinta da un paio d'anni a disintossicarmi dalla tv: ne guardavo troppa, rigorosamente di basso profilo, e l'accendevo ormai come abitudine, anche mentre facevo altro in giro per casa. Amici era poi il pomo della discordia: pornografia sociale, terrorismo legalizzato, secondo il gatto, perchè propone come vincente un'immagine di inettitudine e falsità.
Ebbene, dopo due anni in cui quel nulla che guardavo si è fatto rapidamente dimenticare senza dolori, ritorno al passato, con un ferro da stiro in mano e un vago senso di trasgressione.
Ad Amici è come a Beautiful. Se anche sono due anni che non lo vedi e magari compare qualche faccia nuova, ritrovi sempre la confortante certezza che Brooke l'avrà data per sbaglio al figlio del genero di suo nonno e che probabilmente sarà incinta (del nonno, si scoprirà poi). Ad Amici c'è sempre la Celentano che guarda le gambe delle ragazze e Garrison il pacco dei ragazzi. Niente di nuovo da segnalare.
Ma a mezz'ora dalla fine la novità arriva ed è La Scimmia. Una "vera" scuola mediatica. Con ragazzi che non sono riusciti a completare il liceo che frequentano un anno di scuola sotto i riflettori, con tanto di professori di diritto, inglese, latino e così via.
Già una scuola che ha il nome gergale della crisi d'astinenza dei tossici mi lascia un po' perplessa...(o è "scimmia" nel senso di "ominide"?). E quello che vedo dopo incrementa la mia perplessità. C'è il (più) somaro, che ovviamente ha un ciuffo improponibile in testa e che ovviamente è tanto buffo ed è quello che televisivamente ha più spazio. Poverone, ha preso 4 in diritto. Ma quella è una scuola seria, ci sono anche le sospensioni. E infatti uno di color che son sospesi ci invia un videomessaggio stile "Le mie prigioni" (omioddio) dei suoi giorni lontano dalla Scimmia.
Oggi però il somaro ha la sua occasione di riscatto: articolo 3 della costituzione, l'uguaglianza. Sarebbe bello che la legge fosse uguale per tutti ma poi si vede che non è così. Per il resto non è che sull'uguaglianza ci sia molto da spiegare, si capisce. Tutti ridono a crepapelle.
Il somaro prende un altro 4, Maria ridacchia pure lei e gli dice di prepararsi la prossima volta. Qualche minuto di lezione di inglese con il professore che viene irriso da Garrison per il suo very British English ("sembra che abbia un dito nel culo" ipse dixit. E il congiuntivo non so nemmeno se lo dixit).
Ragazzi, non è buffo, è tragico. Ed è tragico che qualcuno, qualche adulto addirittura, tutto questo lo trovi buffo.
Ragazzi, è la zia che vi parla, la vostra sorella maggiore: la scuola non è questo, non deve esserlo, e se mai lo sarà spero davvero che Mandarini e Saraceni occupino presto le nostre case e i nostri uffici e negozi, radano al suolo le nostre chiese e scuole, vadano al potere, mentre noi, ai semafori, per due spiccioli, vendiamo quotidiani e laviamo i vetri delle macchine.
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Ben detto caxxo! Andrebbero fucilati tutti! E poi ci si sorprende se l'Italia nn riesce a arrivare al livello degli altri paesi
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