Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

venerdì 28 dicembre 2012

E liberaci dai fagioli insipidi: i legumi sotto vetro autoprodotti

Oggi ho tagliato il nastro inaugurale di un nuovo strumento, osannato e temuto, che ha preso posto nella mia cucina (regalo natalizio dell'amorevole amato coinquilino umano): la pentola a pressione!
Sono cresciuta con l'idea che fosse una specie di presidio bellico legalizzato, pronto ad esplodere, a mutilare casalinghe e buttar giù interi palazzi. Poi però documentandomi un poco mi è parso di capire che il rischio fosse più leggendario che reale.
E dunque: la pentola a pressione. La mia è la mitica Lagostina, da 7 litri. Per utilizzarla basta leggere le istruzioni incluse: solo un dettaglio non era molto chiaro e dunque lo sottolineo, e cioè che il pirulo (termine tecnico) della "valvola di esercizio", quello che si vede nella foto davanti al manico del coperchio, deve essere messo in orizzontale!
Il battesimo della mia pentola a pressione è avvenuto con la preparazione delle lenticchie sottovetro, meravigliosa alternativa a quelle in scatola, naturalmente replicabile per tutti i tipi di legumi. Se anche voi come me trovate inquietante l'acquetta di conservazione dei legumi in scatola e vi è capitato di assaggiare piselli e fagioli veri e non riconoscere se fossero parenti di quelli "finti", ebbene...provate! Naturalmente non è essenziale avere la pentola a pressione, ma sicuramente si accorciano i tempi e quindi si risparmia gas! E in ogni caso, si limitano i processi industriali, i rifiuti, i costi (ambientali e non solo) di trasporto delle scatolette nei supermercati, etc...
Prendete quindi i vostri legumi secchi (o anche freschi, ma sicuramente cambiano i tempi di cottura), ammollateli se necessario, metteteli nella pentola con il doppio della quantità di acqua, una manciata di sale e uno spicchio di aglio. Le mie lenticchie non avevano bisogno di ammollo e quindi le ho semplicemente sciacquate e messe in pentola: per 300 g di legumi, 20 minuti di cottura da quando essa, la pentola, ha iniziato a sibilare (inquietante!). Potevo anche ridurre i tempi di almeno 5 minuti.
Una volta cotte le ho imbarattolate, ho aggiunto un filo d'olio, anche per migliorarne la conservazione, un pizzico di rosmarino e una grattata di pepe. Per creare il sottovuoto ho immerso i vasetti ben chiusi in acqua fredda (almeno 5 cm sopra le loro teste), ho portato a bollore e contato 20-30 minuti da quel momento; quindi li ho lasciati raffreddare.
E adesso si salvi chi può..........mi partirà il trip di imbarattolare ogni specie di legume!!!!!!!!!!!


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