Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

domenica 9 febbraio 2014

Riso amaro

Consigliato.
Consigliatissimo per quanti hanno appeso la laurea in bagno e ogni tanto la utilizzano per trarne profonda ispirazione...
Personaggi centrati, alcune scene davvero esilaranti. E' vero che l'intreccio a un certo punto diventa un po' stiracchiato e ingenuo, il finale non fa il botto, ma la prima ora basta e avanza per essere soddisfatti di avere pagato il biglietto.
Non sarà il film raffinato osannato dalla critica che fila dritto alla notte degli Oscar, però si ride e si sorride a buon mercato (e ce n'è bisogno). E si sospira, anche; qualcuno ci vedrà un po' di se stesso. Nel ricercatore che fa il lavapiatti in un ristorante cinese, nei latinisti benzinai pagati in nero, nell'antropologo che si cammuffa da analfabeta per trovare lavoro e rinnega la sua laurea come "un errore di gioventù".
E fra quattro risate il pensiero facilmente vola alla ricerca di una ragione plausibile che giustifichi un paese che non educa più i suoi ragazzi ad usare le mani, bensì li spinge in massa a studiare, e poi li costringe a 35 anni a scontare quella ragazzata fra precariato e call center.  

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