L'ho pensato, in ordine sparso, di Barcellona, Praga, Brema, Berlino, Amsterdam, Lipari, l'Isola del Giglio: qui ci verrei a vivere. Non l'ho pensato di Istanbul; città che merita sicuramente una visita, ma che sta bene dove sta. Enorme, caotica (13 milioni di abitanti!), perennemente inghiottita da file di auto-immobili che urlano col clacson la loro frustrazione, brulicante di bambini abbandonati a se stessi che chiedono l'elemosina o improvvisano scenette per aggirare i turisti, con collegamenti non all'altezza di una città così sterminata. Inoltre non è così economica come ci si aspetterebbe, almeno nelle zone turistiche, e le file per i monumenti principali possono essere davvero estenuanti. Una notazione sul meteo: dicembre è il mese più piovoso (piove 1 giorno su 2), e può anche nevicare e tirare vento freddo.
Per quanto riguarda il cibo...ecco, a Istanbul il concetto di "cucine del mondo" non è arrivato: i ristoranti più esotici sono dei tristi ristoranti italiani o i fast food. Quindi, kebab. Col pane, col riso, con le verdure, ma sempre kebab. Provate il tè turco!
Di seguito le attrazioni plurisegnalate dalle guide, tutte nella parte vecchia (europea) con i miei commenti/suggerimenti:
- Moschea blu. Splendida all'esterno, ma all'altezza della sua fama anche all'interno. Purtroppo l'ingresso, peraltro gratuito, può costare ore di fila. Un buon modo per aggirarla si è rivelato essere quello di aggirarsi nella piazza antistante il venerdì 30-40 minuti prima dell'apertura, che quel giorno è alle 13.30 causa preghiera. Le donne devono indossare il velo e tutti si devono togliere le scarpe all'ingresso. Ci sono comunque altre moschee più piccole, meno celebri e meno prese d'assalto molto suggestive.
- Basilica di Santa Sofia. Di fronte alla moschea blu. L'intento del sultano che fece costruire quest'ultima era quello di affermare il potere ottomano rivaleggiando in maestosità e bellezza con Santa Sofia. Intento a mio parere pienamente raggiunto. Santa Sofia è stata deludente e l'ingresso costa 30 lire turche (circa 10 euro); ho apprezzato più che altro i tanti mansueti gatti che la popolano. A proposito, Istanbul è la città dei gatti: sono ovunque e se la passano alla grande, si lasciano accarezzare e fotografare volentieri.
Il bazar delle spezie |
- Topkapi (palazzo del sultano). Costa 30 + 15 (per l'harem) TL; l'harem è la parte più bella, quindi conviene fare il biglietto intero. Le file per biglietto, poi ingresso, controlli di sicurezza, cancelli automatici possono essere delle carneficine. Ma il posto (e il diamante del sultano) merita.
- Gran Bazar e Bazar Egiziano (mercato delle spezie). Impressionanti. C'è da perdersi e infatti ci si perde ed è bello così. E' il più grande mercato coperto del mondo. Una meraviglia.
Nella parte nuova non c'è molto di diverso da qualsiasi grande città. Segnalo però il mercato del pesce e il quartiere Tophane, dove troverete moltissimi bei locali dove fumare il narghilè, davvero da provare.
Se non siete appassionati di moschee o altri edifici religiosi, 3-4 giorni sono sufficienti per farsi un'idea della città...e tornarsene volentieri nella parte occidentale dell'Impero.
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