E' la storia (romanzata ma vera) di due donne molto diverse fra loro per istruzione, carattere, classe sociale, accomunate da una strana e sospettosa passione, nell'Inghilterra del 1800, quella per i fossili. E' la storia della loro amicizia e rivalità, delle prime angosciose domande su estinzioni ed evoluzione, della cruda monotonia a cui fino a ieri (o no?) erano condannate le donne, o mogli/madri o niente. Mary ed Elisabeth, 20 anni di differenza, resteranno zitelle e per questo e per quel loro strambo passatempo verranno guardate con sospetto.
A me le bestie di pietra hanno sempre suscitato soggezione e rispetto; sarà per questo, sarà per quelle donne cocciute e bizzarre, lontane dal conformismo, con cui volentieri mi immagino a passeggiare lungo le spiagge dell'Inghilterra, comunque sia questo libro, seppur a tratti un tantino ripetitivo, l'ho apprezzato e gli accorderei un bel 7.
E tornando ai biscotti dell'incipit, ecco una ricetta deliziosa e rapida, che ben si addice a un pomeriggio di ozio novembrino: i cornetti alla vaniglia.
Tritate nel mixer 50 g di mandorle non sbucciate con 35 g di zucchero. Formate delle briciole di farina intrise di burro freddo (rispettivamente 140 g di farina 0 e 105 g di burro), aggiungete le mandorle tritate con lo zucchero, una bustina di vanillina, impastate velocemente, fate una palla, avvolgetela con una pellicola e lasciatela riposare in frigorifero per circa mezz'ora. Formate circa 20 cornetti staccando dei pezzetti di pasta di 15 g l'uno. Infornate a 200°C per 10 minuti: intanto mescolate in un piattino un po' di zucchero e una busta di vanillina. Una volta cotti i biscotti, estrarli e lasciarli raffreddare per un paio di minuti (sono molto delicati in questa fase!), quindi rigirarli nel piattino con zucchero e vanillina. Estasi di gusto e di profumo.
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